giovedì 22 marzo 2007

l'emozione della diretta

qualcuno mi ha già domandato se abito nella grand-place, allora mi spiego: no non ci abito, la 24h-live-webcam che trasmette quelle immagini non è la mia... l'ho reperita ed estrapolata dal sito di La Tribune de Bruxelles, un quotidiano che esce da queste parti.

ora mi sembra di vedere la scena di un film di Truffaut (come si chiamava quel film?!... non ricordo, aiutatemi!), tutte comparse, giostrate da un abile demiurgo.

mi commento: curiosa questa scena di teatro contemporaneo, attori di tutte le età camminano piano, camminano veloce, corrono, si muovono in tutte le direzioni, si fermano qualche istante, ripartono... passano nei furgoni, nelle auto della polizia, nelle ambulanze, si scattano fotografie, si incontrano, formano gruppi, li sciolgono... talvolta passa qualche scolaresca in fila indiana... talvolta la scena è ben illuminata, spesso il palcoscenico è bagnato... che altro? non lo so, starò a vedere, questo è il bello, questo mi emoziona.

ahhh, ehmmm quando vedete il palcoscenico bagnato per troppo tempo... se potete evitare commenti irritanti... ve ne sarei grato :)

venerdì 16 marzo 2007

Introduzione alla filosofia

Chi sono?

Ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno fatto capire, vedere, toccare, scoprire che il desiderio è il seme dell’umano.


Ogni tanto ne incontro ancora di queste persone… e sono sempre “persone”, esseri umani, che fanno venir giorno nel mondo del desiderio.

“Desiderio di desiderio”... con queste parole mi accendeva di en-theos/a-god-within/entusiasmo (o mi indemoniava, per usare tonalità più “pagane”) un docente all’università qualche anno fa. Il quale sapeva tenere legati, attorno al “concetto” di desiderio i pensieri di Kierkegaard, di Hegel, di Nietzsche, di Eraclito… noi studenti incollati alla sedia.
Scoprivo così il concetto di concetto (che non è un sofisma linguistico, nè un giocattolo ricorsivo, ed è qualcosa in più che scrivere “concetto” o ““concetto”” o via dicendo).
Concetto è non solo ciò che “tiene assieme”, come dice l’etimologia della parola, ma è “relazione”, l’energia insita nella relazione stessa, la sua forza, la sua vita.
E scoprivo anche, sempre per via di questo, che la relazione non è relazione puramente logica, chè nulla è “puro” in filosofia. La filosofia è un contaminarsi, è un “amare”, come dice ancora una volta l’etimo. infine desiderio.

Questo divagare mi porta ad Alcibiade, alla sua irruzione teatrale (eufemismo per dire che era completamente sbronzo) sulla scena del Simposio, a far l'elogio dell'amato… eccoli i filosofi! Socrate e Alcibiade (quest’ultimo nella mia trascurabile interpretazione è la controfigura del giovane Platone), il maestro e il discepolo, ma soprattutto gli amanti!

Ho deciso e sono risoluto: il filosofo è ANCHE un gran viveur, un gaudente, un epicureo nella sostanza…, un play-boy, un vitaiolo, un edonista festaiolo, un dongiovanni, un crapulone, un damerino libertino e donnaiolo, un cicisbeo, un casanova sibarita e gigolò!!! (ho detto ANCHE…)

In questa poco canonica e del tutto personale (o quasi) “introduzione alla filosofia” abbiamo imparato che:
1) la “relazione” e il “concetto” sono qualcosa di non-puro e di non statico
2) che la filosofia è vita (o per i meno tolleranti un modus vivendi)
3) che se tutti gli ateniesi sono omosessuali e Socrate è ateniese, allora Socrate è cicisbeo!
Tenete a mente queste tre cose, vi serviranno se un giorno deciderete di prendere o riprendere in mano la Logica di Hegel (non si sa mai nella vita!).

Tutto questo percorso era cominciato con una domanda che mi metteva in crisi: chi sono? E durante il percorso ho trovato tracce per darmi una risposta.
A qualcuno devo un sorriso, farò un nome, Magdalen